top of page
E

Still Play - Comunicazione immagine di Pierluigi Albertoni

Decontestualizzare e ricontestualizzare ossia, astrarre gli elementi (tutti, anche quelli più secondari e di sfondo), dal contesto per poi ricreare una lettura inedita dell'oggetto di uso comune. Nathalie Biet lavora,proprio sulla rilettura e riposizione degli oggetti per rendere le sue opere più percepibili e artisticamente valide.

L'immediatezza della comunicazione e la presa folgorante dell'immagine sono per la Biet due qualità pregnanti. Qualità che del resto sono alla base di qualsiasi grande opera d'arte. Da quella rinascimentale fino a quella (esteticamente significativa) delle ultime tendenze artistiche. Sempre, quando c'è arte, la comunicazione e l'immediatezza dell'immagine sono valenze presenti e appaiate.

Nel ritratto a mezzo busto di Lisa Gherardini, ad esempio, la famosissima Mona Lisa la comunicazione e l'immediatezza dell'immagine sono espresse non soltanto dalla bellezza femminile della modella, ma investono anche la postura del busto, il suo ammiccante sorriso, la suggestione del paesaggio di fondo, il gusto ricercato della moda dell'epoca.

Anche nelle opere di Nathalie Biet i particolari, apparentemente abbastanza usuali e di facile lettura, vengono decontestualizzati e ricontestualizzati posizionandoli, fotografandoli con molta attenzione proprio per astrarre gli elementi e caricarli di un inedito messaggio. Un mozzicone di matita che, però è una spugna multicolore, perfettamente posizionato sulla diagonale del rettangolo, diventa il medium per scrivere "Water" con gocce d'acqua su di un piano blu oltremare e, il pesce rosso, che sguazza tranquillo in un bicchiere a calice, il personaggio di un messaggio subliminale di tranquillità e di pace. Oggetti, ad una prima occhiata, semplici se non fosse che il bicchiere con il pesce rosso sta su di un pavimento a riquadri bianchi e neri, che si riflette nella nitidezza del vetro e che l'effetto non è ottenuto con l'ausilio del Photoshop, ma con l'attenzione e la precisione dell'artista allo scatto. E che dire della barchetta di carta che veleggia sull'onda della scritta Coca Cola, o del trenino di legno che segna le ore sul disco numerato dell'orologio? Forse nient'altro che capacità e attenzione al particolare per ottenere un insieme temperato e misurato.

Ogni opera della Biet è il risultato di un lungo lavoro razionale e compositivo, in cui ogni scatto è l'atto finale di un processo artistico rigorosamente valutato. Nulla, quindi, di casuale, ma tutto ottenuto con estrema professionalità, e capacità di osservazione.

La stessa capacità e predisposizione a cogliere l'essenza dell'opera che fa della fotografia, un'opera d'arte. Risulta ancora, cosi, a più di un secolo di distanza, ancora oggi valida la riflessione di Nadar: "Nella fotografia - ha detto il maestro - esistono, come in tutte le cose, delle persone che sanno vedere e altre che non sanno nemmeno guardare".

Still Play
bottom of page